Abstract
[Ita:]Partendo dai suoi primi approcci radicati in un certo paternalismo tardo ottocentesco, il saggio considera l'evoluzione del pensiero di G.B. Montini relativamente ai problemi dell'economia nella Milano degli anni Cinquanta, quando si dovette confrontare con le dinamiche ormai mature e complesse di una società pienamente industriale, con le tensioni del mondo del lavoro, con le prospettive di un’economia che sembrava promettere la soddisfazione dei bisogni non solo primari degli individui, a prezzo però di un distacco dall’esperienza di fede e dalla vita religiosa tradizionale. Un nuovo «umanesimo profano» faceva dell’uomo «termine di se stesso e di tutte le cose», ponendolo «al posto di Dio» e facendogli obliare quel «senso religioso» a cui invece il nuovo pastore della diocesi ambrosiana si sforzava di richiamare, perché illuminasse le dinamiche dell’economia e del lavoro, e la responsabilità di chi aveva il governo delle aziende, che non doveva trincerarsi dietro le leggi dell’economia come mezzo di difesa degli interessi individuali o corporativi. Era invece opportuno, secondo l’arcivescovo, che il bene comune s’incontrasse con quello economico, innalzandolo «a fattore del progresso morale e sociale». Dalla documentazione recentemente resa disponibile dall'Archivio diocesano milanese emerge quindi l'immagine di un pastore attento e discreto nell'approccio a mondi apparentemente distanti dalla sua funzione pastorale, nella consapevolezza che in essi si giocavano però ormai i destini anche morali e spirituali dell'uomo contemporaneo.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The economic world |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Montini. Arcivescovo di Milano |
Editor | L. Bressan, L. Maffeis |
Pagine | 423-452 |
Numero di pagine | 30 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2016 |
Keywords
- Milan
- Milano
- Montini
- anni Cinquanta
- economia
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- impresa
- industria
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