Abstract
[Ita:]Il contributo muove dalla visione del capro espiatorio in Girard come antidoto al dato originario della potenziale lotta di tutti contro tutti derivante dall’imitazione dell’altro nella soddisfazione dei suoi desideri. Vengono espresse riserve, tuttavia, circa il ritenere simile dinamica una caratteristica indiscutibile della condizione umana, ravvisandosi piuttosto l’apporto fondamentale di Girard nell’urgenza del prendere commiato dalle prassi del ricorso alla violenza, nemmeno più governate attraverso le ritualità ancestrali, che contraddistinguono in maniera sempre più acuta il nostro tempo, ingenerando il pericolo di una catastrofe planetaria. Si illustrano conseguentemente cinque contesti di persistente operatività dei meccanismi produttivi di capri espiatòri, ravvisandosi a monte di essi una visione ‘commerciale’ dei rapporti umani e della giustizia, refrattaria ad accettare il manifestarsi del ‘dono’ in quanto fatto non riconducibile alla logica del contraccambio. Viene conclusivamente ripresa la riflessione di Girard sulla ‘innocenza’ delle vittime sacrificali e sul ruolo insopprimibile di chi si fa carico, rendendosi volontariamente vittima, dell’affermazione del bene dinnanzi al male: quel ‘mimetismo inverso’ che Girard riconduce alla imitatio Christi e che rivela la vittima come ‘vivente’.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] 'Reverse mimicry': R. Girard's alternative approach to sacrificial violence |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | L’ombra delle ‘colonne infami’. La letteratura e l’ingiustizia del capro espiatorio |
Editor | G Forti, C Mazzucato, A Provera |
Pagine | 171-184 |
Numero di pagine | 14 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2022 |
Keywords
- capro espiatorio e diritto penale
- criticism to commercial models of justice
- innocence of sacrificial victims
- innocenza delle vittime sacrificali
- modelli ‘commerciali’ della giustizia: critica
- scapegoat and criminal law