Abstract
[Ita:]L’articolo è una riflessione filosofica intorno alla medicina predittiva; una nuova forma di indagine medica che rischia di diventare un’insormontabile verità oracolare, allorquando la malattia si traduce culturalmente in processi di esclusione e di riconoscimento negativo: processi che identificano definiti- vamente l’essere umano con il suo danno organico. Rischio culturale, inoltre, quello dell’inimicizia rispetto al malato, che in chiave politica si ripropone in termini di cittadinanza fragile, come per esempio accade con i tentativi di strumentalizzare le nuove metodologie di lettura profonda della persona. Una capacità di predizione che, nelle sue applicazioni pratiche, ci mette perciò di fronte a non pochi aspetti problematici, persino inediti. Si profila, cosicché, la possibilità che l’azione terapeutica stessa sia esautorata per rispondere a esigenze di una mera medicalizzazione e che questa abbia, in effetti, come unico obiettivo quello di soddisfare solo meri criteri di produttività funziona- le, all’interno di un progetto sociale sanitario legato a modelli interpretativi bio-organici della persona umana. Da qui l’implosione degli stessi concetti di malattia e di malato, la malattia è, infatti, intesa come fatto privato e debitum sociale, anche quando solo presunta e attesa, e la persona malata viene ad es- sere intesa come disfunzionale, non degna di amicizia e solidarietà sociale, cioè come una sorta di nemico pubblico. Il che, su un piano politico, si risol- ve inevitabilmente in una perdita di cittadinanza attiva. Nei nuovi e più com- plessi scenari della medicina diagnostica – rispetto all’eredità genetica e ri- spetto alla cosiddetta biopolitica – si pone allora come un’emergenza il pro- blema della cittadinanza fragile e del cittadino vulnerabile, a causa del preva- lere della lettura dell’immagine genetica dell’essere umano rappresentato, oramai, mediante la comparazione di screening, test diagnostici e profili di rischio.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The sick and the enemy. Ethical and anthropological issues of the social use of medicine |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 571-588 |
Numero di pagine | 18 |
Rivista | Medicina e Morale |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2012 |
Keywords
- Antropologia
- Bioetica