Abstract
[Ita:]Le encicliche sociali, affermando con continuità e coerenza il criterio della “priorità” del lavoro, sono intervenute con uno stile proprio nel dibattito politico, economico e sociale del loro tempo e hanno accompagnato le profonde trasformazioni del sistema produttivo e delle strutture di potere.
ripercorrere alcuni stadi del pensiero economico e delle trasformazioni economico-sociali in parallelo con il contributo delle encicliche sociali: nel magistero c’è un’attenzione più realistica al modo in cui effettivamente le persone interagiscono; si considera esplicitamente il ruolo degli enti intermedi; si esplorano le relazioni tra identità individuale e appartenenza ai gruppi – dimensione carente nelle dottrine economiche prevalenti nel momento in cui le encicliche esprimono l’insegnamento sociale della Chiesa.
Ancora oggi, gran parte della cultura economica “diffusa” (pop-economics, per usare un termine evocativo) continua a fare riferimento a teorie impostate in maniera impersonale, dove gli attori sono individui anonimi e sostanzialmente intercambiabili. Ciò produce un evidente difetto di realismo: non lascia spazio ai reali “motori” del dinamismo economico e sociale che sono le azioni e le interazioni umane. Di questi aspetti si occupa il pensiero economico più recente, anticipati dall’enciclica Laborem Exercens.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Work, key to the social question |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 8-19 |
Numero di pagine | 12 |
Rivista | COMMUNIO |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2011 |
Keywords
- dottrina sociale della Chiesa
- giustizia sociale
- lavoro