Il lager nazista: un’antropologia rovesciata

Elena Rondena

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Abstract

[Ita:]L’esperienza concentrazionaria nazista ha tentato di rovesciare la realtà e quindi la natura umana. Infatti prendendo a modello la società e la vita quotidiana, costruisce una città infernale abitata da un non-uomo destinato all’annientamento. Attraverso le opere letterarie scritte da chi è stato deportato il saggio dimostra come l’organizzazione scientifica del lager, dall’ingresso, passando per le fasi della spersonalizzazione, fino alla vita nel campo, abbia avuto il fine di creare una società completamente diversa e ‘nuova’.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] The Nazi concentration camp: an overturned anthropology
Lingua originaleItalian
Titolo della pubblicazione ospiteLetteratura e antropologia. Generi, forme e immaginari
EditorSilvia Cavalli, Davide Savio Alberto Carli
Pagine661-668
Numero di pagine8
Volume2021
Stato di pubblicazionePubblicato - 2021

Serie di pubblicazioni

NomeLA MODERNITÀ LETTERARIA

Keywords

  • Arendth
  • Hitler
  • Lager
  • Letteratura concentrazionaria

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