Il gioco delle Muse combinatorie in un manoscritto di dedica

Stefano Cassini

Risultato della ricerca: Contributo in libroContributo a convegno

Abstract

[Ita:]All’interno dei suoi "Opuscula" stampati a Venezia nel 1502, il ravennate Lidio Catti inserisce un polimetrico "Processus ordine iudiciario". In quest’opera il poeta inscena un vero e proprio processo in lingua latina, durante il quale denuncia l’amata Lidia di avergli rubato il cuore. Per difendersi dall’accusa, la donna sottopone alla corte – e quindi anche al lettore – il canzoniere in volgare dedicatole dal Catti stesso. Una precedente redazione di questo curioso "Processus" è custodita presso la Biblioteca Comunale “Aurelio Saffi” di Forlì, all’interno di un manoscritto databile intorno al 1487. Questo piccolo codice cartaceo, aperto dallo stemma del patrizio, si presenta di fatto come un esemplare di dedica, un omaggio del poeta al suo protettore. Il contributo ha lo scopo di analizzare l’evoluzione dell’opera alla luce del fattore comune della poetica del Catti, ossia la sua passione per l’esperimento e per l’uso addirittura enigmistico della parola e del verso.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] The Game of Combinatorial Muses in a Dedication Manuscript
Lingua originaleItalian
Titolo della pubblicazione ospiteParola. Una nozione unica per una ricerca multidisciplinare
Pagine85-93
Numero di pagine9
Stato di pubblicazionePubblicato - 2019
EventoParola. Una nozione unica per una ricerca multidisciplinare. Convegno internazionale per giovani ricercatori - Siena
Durata: 21 nov 201823 nov 2018

Convegno

ConvegnoParola. Una nozione unica per una ricerca multidisciplinare. Convegno internazionale per giovani ricercatori
CittàSiena
Periodo21/11/1823/11/18

Keywords

  • Book History
  • Italian Studies

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