Abstract
[Ita:]La storia dei controversi rapporti tra filosofia e ortodossia religiosa nel mondo islamico medievale ebbe una delle sue rappresentazioni più significative nella critica contro il grande teologo, giurista e mistico orientale, Abu Hamid al-Ghazali (m. 1111), sferrata dal noto filosofo andaluso Ibn Rushd (m. 1198). Nel presente contributo, viene evidenziato come le diverse opinioni dei due autori sul ruolo della filosofia dipendano dalla loro diverse concezione di questioni essenzialmente giuridiche, quali il tipo di conoscenza che la Rivelazione prescrive all'uomo di perseguire, i casi di applicazione dell'interpretazione allegorica ai dati scritturali, la questione di chi abbia il diritto di praticarla e la validità del "consenso" della comunità musulmana.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The debate between al-Ġazālī and Ibn Rušd: Philosophy and Law Revealed in comparison |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | The Medieval Paradigm: Religious Thought and Philosophy |
Pagine | 417-439 |
Numero di pagine | 23 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2012 |
Pubblicato esternamente | Sì |
Evento | The Medieval Paradigm, Religious Thought and Philosophy - Roma Durata: 29 ott 2005 → 1 nov 2005 |
Convegno
Convegno | The Medieval Paradigm, Religious Thought and Philosophy |
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Città | Roma |
Periodo | 29/10/05 → 1/11/05 |
Keywords
- al-Ghazali, Ibn Rushd, Averroè, Islam, filosofia islamica