Abstract
[Ita:]“Dare alla luce”, “venire al mondo”, “generare”: espressioni differenti che raccontano la procreazione secondo diverse prospettive:
quella della madre, del figlio, dei genitori. In questo articolo si intende rivolgere l’attenzione al protagonismo femminile, che ha
registrato un lungo periodo di riconoscimento (è attraverso la maternità che la donna occidentale si è riscattata dalle sue prime
gesta “peccaminose”, ed è entrata nell’immaginario collettivo in tante culture del mondo) su cui si sono progressivamente spenti
i riflettori, in coincidenza con l’ospedalizzazione del parto. E così, mentre la medicalizzazione esasperava la desoggettivizzazione
della procreazione riducendo il nascituro a feto (B. Duden) e la madre a gestante, il corpo femminile veniva progressivamente
espropriato dei suoi vissuti e, con essi, del suo sapere. Ma in questo modo anche tutto il corpo sociale, con le connessioni che
creano vincoli e interdipendenze, ha perso un’opportunità di maggiore giustizia ed equità.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The generative body: in the experience of motherhood the rebirth of the social body |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 3-9 |
Numero di pagine | 7 |
Rivista | WOMEN & EDUCATION |
Volume | W&E |
DOI | |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2023 |
Keywords
- Corpo generativo
- Generative body
- corpo sociale
- education
- educazione
- hospitalization
- ospedalizzazione
- social body