«Il convitato di pietra». I delitti di adulterio e di concubinato nella codificazione penale italiana : dalla repressione alla depenalizzazione (1889-1969)

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Abstract

[Ita:]Il saggio tenta una ricostruzione delle vicende della repressione dei delitti di adulterio e concubinato nei codici del 1889 e del 1930: qui, più che la questione dell’utilità e dell’opportunità della punizione degli atti di infedeltà coniugale – questione peraltro manifestatasi con sempre maggiore evidenza fin dalla riflessione illuministica –, a venire in considerazione è stato il ruolo svolto, al riguardo, dall’opinione pubblica, forza tipica della modernità che, per dirla col Filangieri, «le leggi non devono mai urtare, e contro la quale sono sempre impotenti» e che ha finito per influenzare anche le scelte di codificatori operanti in contesti non propriamente democratici. Circostanza, questa, che costituisce un ulteriore elemento di riflessione circa gli inevitabili fattori di condizionamento con i quali il legislatore penale è necessariamente chiamato a confrontarsi (e che possono talora determinare, bon gré mal gré, anche alcune sue scelte di fondo).
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] «The stone guest». The crimes of adultery and concubination in the Italian criminal codification: from repression to decriminalization (1889-1969)
Lingua originaleItalian
Titolo della pubblicazione ospiteTra autorità e libertà. Saggi di storia delle codificazioni penali
EditorROBERTO ISOTTON
Pagine193-210
Numero di pagine18
Stato di pubblicazionePubblicato - 2012

Keywords

  • adulterio
  • diritto penale storia

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