Abstract
[Ita:]Il saggio è finalizzato a svolgere una disamina del contratto di espansione, la cui disciplina è stata
riformata nel 2020 (legge di bilancio per il 2021). Il contratto di espansione è inteso come uno strumento ibrido, a
impostazione trilaterale (datore di lavoro, sindacato e governo), che permette, da una parte, di assumere giovani
con competenze più orientate al futuro strategico industriale italiano-europeo ridisegnato dal Next Generation EU,
e, dall’altra, di agevolare l’esodo del personale con competenze non più adeguate o non più adeguabili al contesto
di innovazione tecnologica riferibile al Next Generation UE. Tale istituto realizza un fine specifico che si
concretizza in una forma di mobilità professionale nel mercato del lavoro. Il che, visto nell’insieme del piano Next
Generation EU, rappresenta un punto di non ritorno nelle politiche del lavoro e delle relazioni industriali: si
finanzia con il Next Generation EU – direttamente o indirettamente – uno strumento contrattuale che, basato su
relazioni industriali (più) formalizzate mediante una norma promozionale, è volto a realizzare misure di politica
attiva che strategicamente possono determinare una migliore occupabilità nei settori produttivi ritenuti più
importanti (il caso ENI esemplifica questa impostazione).
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The expansion contract as part of the NGEU plan and Italian industrial relations |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 140-161 |
Numero di pagine | 22 |
Rivista | Federalismi.it |
Volume | 2021 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2021 |
Keywords
- Espansione
- Relazioni Industriali