Abstract
[Ita:]La tragedia incompiuta Venise sauvée è un enigma e, insieme, un cristallo geometricamente perfetto. Oggetto di scarso interesse fino a oggi all’interno degli studi weiliani, la pièce concentra in versi e immagini il pensiero assoluto dell’autrice permettendo di approfondirne luci e ombre. Al tempo stesso quest’opera consente di avvicinare riscritture novecentesche poco conosciute del teatro tragico e di metterne alla prova forme e contenuti attraverso occhi femminili, appassionati di perfezione: occhi “imperdonabili”. Obiettivo precipuo di questo saggio è analizzare la genesi, la struttura drammaturgica e i principali nodi teorici che scaturiscono dal testo drammatico al fine di investigare il conflitto e, insieme, l’insospettabile rimozione, che li caratterizza. Più nello specifico, attraverso l’intersezione della pièce con altre opere della stessa autrice o prese da lei a modello, si vuole mostrare come la bellezza – concetto chiave del pensiero weiliano – finisca per tradire la trama stessa della realtà da cui trae origine – e di cui si offre quale accesso privilegiato – se tende ad annullarne la contraddizione. Il tragico non è negoziabile o redimibile e il bello scaturisce soltanto da ogni aporia consumata fino in fondo: è confine sottile e in continua oscillazione tra opposti inconciliabili che chiede di essere abitato.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The border of beauty: Simone Weil's «Venise sauvée». |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 96-114 |
Numero di pagine | 19 |
Rivista | Comunicazioni Sociali |
Volume | XXXIV |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2012 |
Keywords
- Aesthetics
- Beauty
- Bellezza
- Contraddizione
- Contradiction
- Estetica
- Novecento
- Teatro
- Theatre
- Tragedia
- Tragedy
- Twentieth