Abstract
[Ita:]Il saggio intende recuperare le coordinate di definizione della cinematografia amatoriale in Italia a partire dagli anni Venti. Secondo quanto si evince dalle rappresentazioni pubblicitarie dell’epoca, in particolare dalle copertine del Bollettino Pathé-Baby, sin dalle origini, la cinematografia familiare fu promossa come una pratica collettiva, dove il ruolo dell’operatore era assolutamente interscambiabile e non condizionato da gerarchie sociali: anche le donne e i bambini, per la semplicità d’uso dei nuovi ritrovati tecnologici, potevano mettersi a riprendere e partecipare alla grande festa del “cinema fatto in casa”. Come viene testimoniato dalla collezione qui oggetto di analisi, in vacanza, in giardino, addirittura in salotto, chiunque avrebbe potuto immortalare frammenti della vita di tutti i giorni. La cinepresa poteva dunque diventare un mezzo di relazione, un dispositivo per rinsaldare i vincoli familiari e dare forma a emozioni e moti affettivi.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Home-made cinema. At the origins of amateur cinema in Italy |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Fuori circuito. Altre forme di produzione del cinema italiano |
Pagine | 49-58 |
Numero di pagine | 10 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2021 |
Keywords
- Pathé Baby
- archivio filmico
- cinema amatoriale
- film di famiglia