Abstract
[Ita:]Il presente lavoro torna a riflettere sul caso del polo siderurgico di Taranto, da anni ormai sotto i riflettori della giustizia ordinaria, civile e penale, per i risvolti negativi dell’attività produttiva sull’ambiente e sulla salute di lavoratori e residenti. In considerazione dell’importanza dello stabilimento, per la tipologia di produzione e per il numero elevato di addetti, il Governo è intervenuto più volte, a partire dal decreto “salva Ilva” del 2012, nel tentativo di salvaguardare la continuità dell’attività produttiva e l’occupazione. Ne è seguito il coinvolgimento della Corte costituzionale, chiamata a verificare la legittimità di un difficile bilanciamento tra diversi interessi costituzionali, nonché della Corte europea dei diritti dell’uomo e, da ultimo, della Corte di giustizia. Il presente contributo intende, per un verso, verificare se la riforma degli artt. 9 e 41 Cost. possa incidere sugli esiti di una nuova ponderazione dei valori costituzionali in gioco e, per altro verso, valutare l’impatto delle recenti pronunce della Corte di Strasburgo e della Corte di giustizia.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The "ex-Ilva case" in light of the reform of Articles 9 and 41 of the Constitution and the rulings of the Courts of Strasbourg and of the EU Court of Justice |
---|---|
Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 186-214 |
Numero di pagine | 29 |
Rivista | AMBIENTEDIRITTO.IT |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2024 |
Keywords
- autorizzazione integrata ambientale
- bilanciamento
- diritto alla salute
- tutela dell'ambiente