I settanta anni di Mediobanca

Fulvio Coltorti

Risultato della ricerca: Contributo in rivistaArticolo in rivista

Abstract

[Ita:]Questa intervista espone la storia di Mediobanca, la più importante banca d’affari italiana, vista dal di dentro, sulla base della testimonianza di un economista che, nella sua qualità di capo dell’Ufficio Studi, ha lavorato per circa 30 anni a stretto contatto con il fondatore Enrico Cuccia e i suoi due successori Silvio Salteri e Vincenzo Maranghi. Essa rivela perciò aspetti inediti come l’organizzazione del lavoro, le relazioni istituite da Enrico Cuccia con le maggiori imprese italiane (Montecatini, Edison, Snia, Fiat, Olivetti, Pirelli, IRI, ENI, Generali) e le più importanti banche d’affari internazionali (Lazard, Lehman, BHG). L’analisi storica comprende le vicende più rilevanti dello sviluppo industriale del paese; dalla ricostruzione al miracolo economico dell’ultimo dopoguerra, alle innovazioni dell’industria e alla sua successiva crisi. La storia di Mediobanca si intreccia con fenomeni di grande rilievo quali la nazionalizzazione dell’industria elettrica, la crisi dell’industria chimica, le vicende delle imprese pubbliche, le privatizzazioni degli anni Novanta sino alle interferenze dei politici, a “Tangentopoli” e al caso di Michele Sindona. Il periodo preso in esame è quello che va dalla fondazione nel 1946 all’estromissione nel 2003 di Vincenzo Maranghi, l’ultimo “Cucciano”.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] The seventy years of Mediobanca
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)24-77
Numero di pagine54
RivistaNUOVA ANTOLOGIA
Volume617
Stato di pubblicazionePubblicato - 2016
Pubblicato esternamente

Keywords

  • Banche
  • Grandi Imprese
  • IRI
  • Privatizzazioni

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