Abstract
[Ita:]Per la prevenzione della radicalizzazione, la scuola può svolgere una funzione molto importante, sia direttamente, attraverso un tempestivo intervento a supporto degli studenti che mostrano comportamenti e atteggiamenti premonitori, sia indirettamente, attraverso la formazione degli insegnanti e promuovendo la conoscenza e l’interiorizzazione dei princìpi su cui si fondano le società europee (lo Stato di diritto, la parità tra uomo e donna, la non-discriminazione ecc.). Attraverso i programmi scolastici, intesi come strumenti di conoscenza, e lo stimolo alla riflessione, la scuola può costruire una contronarrativa che risponda
efficacemente a qualunque forma di narrativa violenta. Inoltre, permettendo d’identificarsi con i valori democratici della Costituzione e attraverso l’apprendimento delle regole della convivenza sociale, può contribuire a contrastare l’intolleranza. Risulta fondamentale, in questa prospettiva, la formazione degli insegnanti, attraverso la quale essi possono acquisire una maggior consapevolezza dei fattori che alimentano la radicalizzazione e una specifica capacità mirata a rilevare comportamenti
e atteggiamenti problematici, di modo da ipotizzare e programmare tempestivamente iniziative e interventi. Nel capitolo viene inoltre presentato un modello operativo d'intervento nella scuola.
Lingua originale | Italian |
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Titolo della pubblicazione ospite | Nella mia classe, il mondo. Processi educativi nella scuola multietnica |
Editor | D. Boerchi, G.G. Valtolina |
Pagine | 185-196 |
Numero di pagine | 12 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2021 |
Keywords
- Scuola
- Prevenzione
- Radicalizzazione
- Migrazione