I matrimoni combinati nei contesti d'immigrazione

Giovanni Giulio Valtolina*

*Autore corrispondente per questo lavoro

Risultato della ricerca: Contributo in rivistaArticolo in rivista

Abstract

[Ita:]Le giovani donne con background migratorio che si ribellano ai matrimoni forzati sono molte di più di quanto si possa immaginare e l’esito di tale opposizione è talvolta drammatico. I nuovi modelli di classificazione dei processi di acculturazione hanno ristrutturato in modo radicale la modalità di analisi del vissuto migratorio e dei comportamenti agiti dal migrante: sono, infatti, la complessità e la conflittualità dei vissuti dei migranti a costituire il framework da cui non si può prescindere. E se ciò vale per i genitori migranti, a maggior ragione vale per i loro figli, impegnati a definire la propria identità, a partire da un background spesso non vissuto in prima persona, ma solo percepito attraverso le abitudini e le tradizioni della casa familiare. Poiché molto spesso, nel percorso di acculturazione soprattutto delle figlie, il nuovo contesto sociale propone visioni e modelli familiari in antitesi a quelli della tradizione culturale dei genitori, una pratica come quella del matrimonio combinato, fuori dalla cultura d’origine che l’ha generata, da matrimonio “consenziente” si trasforma, agli occhi di chi se lo vede imposto, in “forzato”, privo di quel significato sociale che lo rendeva in qualche modo legittimo.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Arranged marriages in immigration contexts
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)58-64
Numero di pagine7
RivistaVITA E PENSIERO
Stato di pubblicazionePubblicato - 2022

Keywords

  • Cultura
  • Libertà
  • Matrimonio
  • Migrazione
  • Società

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