I limiti del capitalismo italiano

Fulvio Coltorti*

*Autore corrispondente per questo lavoro

Risultato della ricerca: Contributo in rivistaArticolo in rivista

Abstract

[Ita:]Molti economisti, sociologi, aziendalisti e politici si chiedono perché il capitalismo sia uscito indenne dalle grandi crisi che esso stesso ha prodotto. Il più delle volte i dibattiti sono mossi dal confronto tra liberisti e statalisti senza favorire riforme vere ed efficaci. Questo scritto vuole superare i confronti ideologici individuando dapprima empiricamente quali sono gli elementi più efficienti del sistema capitalistico italiano (un insieme casuale di imprese familiari, statali e manageriali) per poi indicare il tipo di riforme che si ritengono necessarie. Riforme che saranno difficili da applicare considerando il potere di persuasione delle grandi lobby, ma che finiranno per diventare necessarie se le ultime crisi (quella finanziaria del 2008/2009, la pandemia da Covid19 e l’esplosione dei costi dell’energia provocata dalla guerra Russia/Occidente) esaspereranno le disuguaglianze e le divisioni tra grandi ricchi, grandi poveri e classi emarginate.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] The limits of Italian capitalism
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)47-68
Numero di pagine22
RivistaNUOVA ANTOLOGIA
Volume157/629
Stato di pubblicazionePubblicato - 2022
Pubblicato esternamente

Keywords

  • capitalism
  • capitalismo
  • crisi economiche
  • economic crises
  • economic development
  • family businesses
  • grandi imprese
  • imprese familiari
  • imprese pubbliche
  • large enterprises
  • public enterprises
  • sviluppo economico

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