Abstract
[Ita:]L’introduzione del liceo nell’ordinamento scolastico della Repubblica italiana (1802) fu quasi coevo alla sua creazione nella Francia consolare. Istituito nelle città capoluogo di dipartimento, il moderno liceo rappresentò un’autentica novità non soltanto scolastica, bensì culturale. Anche in Italia, attraverso i licei il regime napoleonico intese forgiare i futuri gruppi dirigenti, nell’amministrazione civile o nell’esercito, nelle libere professioni, nelle scienze e nelle lettere, o anche solo in quel ceto possidente che era chiamato a essere uno dei principali pilastri di una società civile e di una cittadinanza nuove, giuridicamente definite nel celebre Code Napoléon. Oltre a tradizionali corsi retorico-umanistici o filosofico-matematici – che completavano gli insegnamenti attivati nei ginnasi cittadini – nei licei i giovani studiavano i fondamenti di diverse scienze (fisica, chimica, agronomia e botanica, diritto) compiendo significative esperienze pratiche, nei laboratori, nei gabinetti di scienze naturali, negli orti botanici. Originale segno dei tempi furono le esercitazioni militari (oggetto di forti avversione ma anche di entusiasmi giovanili), sotto la guida di veterani dell’esercito italiano.Il contributo offre una panoramica di quanto realizzato in questo campo da un governo che, per la prima volta, si chiamò italiano ed ebbe in Milano la sua capitale. Al 1813, su una popolazione di 7.600 mila abitanti, nel Regno d’Italia erano in attività ventisei licei, nove dei quali con convitto. Dunque, in proporzione alla popolazione, una media superiore a quella stessa della Francia. I convitti ambivano a essere un’alternativa laica e statale ai collegi religiosi (o privati) i quali, nonostante l’ostilità del governo, continuarono a rappresentare una temibile concorrenza. Per batterla, Napoleone dispose anche la distribuzione di borse di studio gratuite e semigratuite a beneficio dei figli del personale burocratico o militare. Sebbene non tutti i nuovi licei, con o senza convitto, riscuotessero il favore delle diverse società locali dove furono istituiti - e anzi taluni furono un’esperienza fallimentare, anche per la brevità del dominio napoleonico – l’istituzione liceale segnò senza dubbio un punto di svolta nella storia della scuola e dell’educazione dei giovani italiani, in una direzione statalista e modernizzante, sul modello francese.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The high schools of Napoleon president and king |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | L'istruzione in Italia tra Sette e Ottocento. Da Milano a Napoli: casi regionali e tendenze nazionali |
Editor | ANGELO BIANCHI |
Pagine | 35-88 |
Numero di pagine | 54 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2012 |
Keywords
- High schools in Napoleonic Italy
- boarding schools (19th century)
- licei convitto (Italia, XIX secolo)
- licei napoleonici