I dittici eburnei tardoantichi, il loro reimpiego nel medioevo e la memoria di fine Ottocento

Francesca Stroppa*

*Autore corrispondente per questo lavoro

Risultato della ricerca: Contributo in libroContributo a convegno

Abstract

[Ita:]Nati come prodotti di uso quotidiano e formati da tavolette di vario materiale (legno, bronzo, oro, argento, avorio, ecc.), i dittici erano usati per appunti, annotazioni o lettere e, dalla fine del IV secolo, come articoli di lusso per la promozione gentilizia e la celebrazione personale. Dai dittici privati si passò poi a quelli pubblici per scopi amministrativi, religiosi o elogiativi e il loro impiego continuò molto a lungo. Rilevante e costante appare, dunque, la forza simbolica e il valore iconografico che dall’età romana questi pezzi hanno tramandato, raccontando con le loro immagini le esigenze della società del tempo; un singolare itinerario che si è intrecciato anche con le declinazioni artistiche otto-novecentesche.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Late antique ivory diptychs, their reuse in the Middle Ages and the memory of the late nineteenth century
Lingua originaleItalian
Titolo della pubblicazione ospiteRomani, Germani e altri popoli: momenti di crisi fra tarda antichità e alto medioevo
Pagine471-490
Numero di pagine20
Stato di pubblicazionePubblicato - 2021
EventoRomani, Germani e altri popoli: momenti di crisi fra tarda antichità e alto medioevo - Cimitile, sito delle basiliche paleocristiane - Santa Maria Capua Vetere, Seconda Università di Napoli
Durata: 13 giu 201914 mag 2022

Convegno

ConvegnoRomani, Germani e altri popoli: momenti di crisi fra tarda antichità e alto medioevo
CittàCimitile, sito delle basiliche paleocristiane - Santa Maria Capua Vetere, Seconda Università di Napoli
Periodo13/6/1914/5/22

Keywords

  • Lawrence Alma-Tadema
  • Middle Ages
  • auctoritas
  • avorio
  • console
  • consul
  • diptychs
  • dittici
  • insegna
  • insignia
  • ivory
  • late antiquity
  • medioevo
  • tardo antico

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