Abstract
[Ita:]Il volume individua un particolarissimo genere pittorico, quello dei “deschi da parto” o vassoi dipinti che nella società fiorentina del primo Quattrocento fanno la loro comparsa presso le famiglie altolocate al momento della nascita del primo figlio. Tali “oggetti d’uso”, dipinti sul retro, e sul verso dove spesso comparivano le insegne delle due famiglie degli sposi, servivano a posare doni e cibarie da offrire alla puerpera. La ricerca attorno a queste tavole dipinte, come categoria di oggetti in sé, non era mai stata affrontata dopo l’iniziale catalogazione di E.Münz alla fine dell’Ottocento. Essa è stata seguita e confortata dall’ imprescindibile maestria di due storici d’arte e grandi conoscitori, Federico Zeri e Miklòs Boskovits. Per la loro caratteristica di “oggetti”, pur preziosi, non più grandi di 70 cm di diametro, la loro dispersione in tutto il mondo è stata grande e incontrollata. La costituzione del corpus dei “deschi da parto” ricostruito attraverso le indicazioni delle collezioni indicate nell’Ottocento, i successivi passaggi di proprietà fino alle attuali collocazioni si è servita anche di fototeche italiane e straniere come quelle di Villa I Tatti del Kunsthistorisches Institut a Firenze, del Courtauld Istitute a Londra e di alcune soprintendenze italiane. Il catalogo di 77 opere raggiunto, ordinato con un criterio cronologico attributivo fa luce anche su una serie di argomenti ad esso connessi: l’inizio della pittura profana, della secolarizzazione religiosa, la sfera degli affetti privati con le sue cerimonie, l’attenzione rivolta alla donna nel momento della sua generatività, i moniti e l’etica che sottendono ai temi iconografici in riferimento alla società in veloce evoluzione e all’ascesa della nuova borghesia blasonata fiorentina. Il catalogo scientifico ha rilevato anche la qualità pittorica altissima di alcune tavole appartenenti ad artisti quali, Masaccio,Francesco del Cossa, il Sodoma o il Pontormo, ma perlopiù la presenza di una raffinata pittura tardo gotica e prerinascimentale, quale fucina d’invenzioni narrative di grande bellezza.
Il libro ha ricevuto il Premio Salimbeni per la storia e la critica dell’arte, XVII ed., nel giugno 1999.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The "deschi da calto" and the painting of the early Tuscan Renaissance |
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Lingua originale | Italian |
Editore | Allemandi |
Numero di pagine | 254 |
ISBN (stampa) | 88-422-0541-9 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 1997 |
Keywords
- Renaissance
- Rinascimento
- Toscana
- Tuscany
- deschi
- painting
- pittura