Abstract
[Ita:]Nell’ultimo decennio, la diffusione di piattaforme di lavoro digitale ha attirato l’attenzione di studiosi, decisori politici e cittadini. Come McDonald’s ha rappresentato la globalizzazione negli Anni 90, così Uber è l’azienda simbolo del ‘model- lo piattaforma’: le piattaforme, diffuse ormai negli ambiti più disparati, sono infatti state descritte come ‘l’Uber del settore x’. La centralità simbolica di quest’azienda ha, però, spesso portato a sottovalutare le specificità dei singoli settori, dei contesti socio-economici di riferimento e delle caratteristiche dei lavoratori coinvolti. La Gig economy non è un settore, ma è radicata in diversi contesti socio-economici e occupazionali. Per questo, assume particolare rilevanza l’analisi di piattaforme nate fuori dalla Silicon Valley, attive in settori diversi da quelli dove si è inizialmente diffuso il ‘modello piattaforma’ (trasporti e turismo) e che coinvolgono lavoratori con caratteristiche diverse da autisti e – oggi – rider. Il caso che qui si prende in considerazione è Helpling, una piattaforma per pulizie domestiche, fondata da Philip Huffman e Benedikt Franke nel marzo 2014 a Colonia, in Germania.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Helpling and the platform model. The new frontiers of recruiting |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 60-67 |
Numero di pagine | 8 |
Rivista | SVILUPPO & ORGANIZZAZIONE |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2019 |
Keywords
- lavoro digitale
- lavoro domestico