Gli strumenti finanziari partecipativi e non partecipativi nelle società per azioni

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Abstract

[Ita:]Nell’attuale normativa societaria, la struttura finanziaria della società per azioni si presenta molto variegata. La legge ha accolto le istanze di differenziazione avanzate nel dibattito anteriore alla riforma del 2003, intervenendo in maniera incisiva sul contenuto dei classici mezzi di raccolta del “capitale proprio” e del “capitale di terzi”, rappresentati dalle azioni e dalle obbligazioni. Essa ha, però, introdotto anche nuove figure di strumenti finanziari, partecipativi e non partecipativi, da queste ultime distinte. Con riguardo ad essi, la dottrina che si è occupata del tema ha preferito, generalmente, parlare di titoli “ibridi”, ritenendo, così, che dovessero occupare una ideale grey zone posta tra i due estremi del conferimento e del prestito. La presente indagine, muovendo dall’analisi dei presupposti economici e dai termini principali dell’evoluzione storica, nonché culturale del tema, intende vagliare criticamente questa impostazione, proponendo, all’esito, una diversa lettura delle disposizioni introdotte negli artt. 2346, comma 6°, c.c. e 2411, comma 3°, c.c. In particolare, il lavoro mira ad accreditare la tesi secondo la quale possono essere definiti “strumenti finanziari partecipativi” esclusivamente gli strumenti finanziari previsti dall’art. 2346, comma 6°, c.c., siano essi dotati o meno anche di diritti amministrativi. Per strumenti finanziari non partecipativi devono essere intesi, invece, solo quelli previsti dall’art. 2411, comma 3°, c.c. In questa direzione, lo sviluppo dell’indagine mira a dimostrare come gli strumenti finanziari partecipativi siano rappresentativi di un investimento in capitale di rischio e costituiscano forme di partecipazione diverse ed eventuali alla società azionaria. Essi presentano una disciplina differente da quella delle azioni e del capitale sociale e mirano a soddisfare l’esigenza di una regolamentazione più elastica della patrimonializzazione della società, di fonte statutaria, senza che ciò comporti una diminuzione del grado di rischio dell’investimento. In questo senso, definita la fattispecie degli strumenti finanziari partecipativi, il lavoro vuole anche evidenziare e risolvere i principali problemi di disciplina posti della “coesistenza” delle due tecniche di partecipazione nell’impresa azionaria. Diversa è la prospettiva con la quale l’indagine guarda, invece, agli strumenti finanziari non partecipativi. Essi sono sottoposti alla disciplina delle obbligazioni e si distinguono da queste solo a livello di contenuto della pretesa sul patrimonio sociale. A tal proposito, l’indagine, anche analizzando alcuni profili di particolare importanza della disciplina obbligazionaria, mira ad individuare i confini della loro fattispecie e, pertanto, i termini entro i quali oggi la società per azioni possa raccogliere, sul mercato del pubblico risparmio, finanziamenti che siano sensibili alle vicende relative all’andamento economico dell’impresa.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Participatory and non-participatory financial instruments in joint-stock companies
Lingua originaleItalian
EditoreG. Giappichelli Editore
Numero di pagine428
Volume56
ISBN (stampa)9788834836668
Stato di pubblicazionePubblicato - 2012

Keywords

  • Struttura finanziaria
  • finanziamento
  • investimento
  • partecipazione sociale
  • strumenti finanziari non partecipativi
  • strumenti finanziari partecipativi

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