Abstract
[Ita:]Recentemente è aumentato l’interesse per gli investimenti in materie prime, principalmente in virtù della bassa correlazione con le altre principali asset classes e della natura di strumento copertura in periodi di crescita generalizzata dei prezzi delle materie prime. Analizzando un campione di contratti negoziati in Borsa Italiana riferiti a una specifica materia prima, il natural gas, si dimostra che le performance registrate dagli Exchange Traded Commodities (ETC) divergono, in modo anche significativo, dalle performance conseguite dal contratto future relativo alla commodity sottostante. Il rendimento degli ETC non è spiegato solo dall’andamento del prezzo future, ma anche dalla particolare struttura della curva forward, oltre che da altre variabili quali il tasso di cambio e il rendimento del collaterale. L’intrinseca complessità tecnica rende questo strumento difficilmente comprensibile agli investitori retail, consigliando pertanto un intervento normativo volto ad accrescerne la trasparenza e renderne più agevole la comprensione da parte dei risparmiatori.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Exchange-traded commodities: the natural gas case |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 422-445 |
Numero di pagine | 24 |
Rivista | BANCHE E BANCHIERI |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2013 |
Keywords
- exchange traded commodities
- natural gas