Abstract
[Ita:]Introduzione
Decidere in uno scambio sociale è un’attività complessa. Essa implica componenti cognitive - come la sensibilità alla fairness (Fehr, Schmidt, 1999) - e la capacità di rappresentarsi gli stati mentali propri e altrui (Theory of Mind, ToM), come dimostrano studi con adulti coinvolti in giochi di spartizione di denaro (Rilling et al., 2004; Harlè, Sanfey, 2012). Recenti lavori in età evolutiva mostrano che l’attitudine alla fairness e le sue connessioni con la ToM evolvono in età prescolare e scolare: l’avversione all’iniquità si manifesta nella tendenza a effettuare offerte fair (Benenson, et al., 2007; Fehr, et al., 2008) e rifiutare offerte unfair (Murnighan & Saxon, 1998; Harbaugh, et al., 2003; Sally & Hill, 2006) con il crescere dell’età. La relazione tra fairness e ToM rappresenta una questione tuttora aperta: la ToM sembrerebbe influire sia sulla decisione di quanto offrire (Takagishi, et al. 2010) sia sulla decisione di accettare o no un’offerta unfair (Castelli et al., 2010), tuttavia alcuni autori non confermano tali evidenze (Lucas, Wagner, & Chow, 2008).
Scopo del presente lavoro è valutare i nessi tra ToM e due aspetti del costrutto di fairness: la formulazione di un giudizio circa la fairness di una spartizione di beni (studio 1) e la decisione di accettare o rifiutare offerte fair, unfair, iperfair (studio 2).
Metodo
Studio 1: 68 bambini: 7 anni (N = 27, M = 87.00 mesi, SD = 3.16 mesi; femmine = 15); 8 anni (N = 30, M = 100.14 mesi, SD = 3.87 mesi; femmine = 20); 9 anni (N = 21, M = 111.67 mesi, SD = 4.03 mesi; femmine = 8).
Compiti:
• fairness baseline (giudizio sulla fairness): il bambino deve giudicare la fairness di tutte le nove possibili divisioni di 10 caramelle effettuate da un pari: il baseline è la prima divisione giudicata fair;
• ToM: falsa credenza “look-prediction” (Astington et al., 2002; Sullivan et al., 1994): al bambino è narrata una storia in cui un protagonista sposta un oggetto a insaputa dell’altro protagonista; deve rispondere a domande di falsa credenza di 1° e di 2° ordine.
Studio 2: 87 bambini: 7 anni (N = 29, M = 87.45 mesi, SD = 2.44 mesi; femmine = 11); 8 anni (N = 29, M = 100.83 mesi, SD = 8.27 mesi; femmine = 13); 9 anni (N = 29, M = 115.97 mesi, SD = 3.74 mesi; femmine = 13).
Compiti:
• Ultimatum Game - UG (decisione sulla fairness): il bambino gioca come ricevente nove partite in cui deve accettare o rifiutare l’offerta di divisione di 10 caramelle da un pari. Set offerte: iperfair (a proprio vantaggio): 9-1, 8-2, 7-3; fair: 6-4; 5-5; 4-6; unfair (a proprio svantaggio): 3-7; 2-8; 1-9. Il bambino sa che se accetta, entrambi i giocatori vinceranno le caramelle, se rifiuta nessuno riceverà nulla.
• ToM: compito di falsa credenza di 1° ordine (Wimmer & Perner, 1983) e di 2° ordine (Perner & Wimmer, 1985), compito di falsa credenza “look-prediction” (Astington et al., 2002; Sullivan et al., 1994).
In entrambi gli studi è stato svolto uno screening preliminare delle abilità cognitive (Matrici di Raven, 1947), del vocabolario ricettivo (Peabody Picture Vocabulary Test-Revised: Dunn & Dunn, 1981; versione italiana Stella, Pizzoli, & Tressoldi, 2000) e del prerequisito di competenza numerica, valutata come capacità di distinguere tra divisioni perfettamente eque e non eque.
Risultati
Studio 1:
1. Effetto dell’età sul fairness-baseline (F 2 71 = 11.22, p <.001): i bambini di 7 anni collocano il valore della fairness a un livello più alto (a proprio vantaggio) rispetto ai bambini di nove anni (M = 6.08 vs. M = 5.06);
2. Associazione positiva tra età e comprensione della falsa credenza di 2° ordine (X2 =8.29, df = 2, p < .05);
3. Assenza di correlazioni tra il fairness-baseline e la ToM.
Studio 2:
1. Effetto dell’età sulla decisione nell’UG (F 2 77 =3.74, p < .05): i bambini di 7 anni accettano mediamente di più rispetto a quelli di 8 e 9 anni (M = 5.27 vs. M
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Judgments and decisions on fairness and theory of mind. |
---|---|
Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | XXVI CONGRESSO AIP SEZIONE DI PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E DELL’EDUCAZIONE. PREATTI Università Cattolica del Sacro Cuore Milano, 19-21 settembre 2013 |
Pagine | 408-409 |
Numero di pagine | 2 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2013 |
Evento | XXVI CONGRESSO AIP SEZIONE DI PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E DELL’EDUCAZIONE - Milano Durata: 19 set 2013 → 21 set 2013 |
Convegno
Convegno | XXVI CONGRESSO AIP SEZIONE DI PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E DELL’EDUCAZIONE |
---|---|
Città | Milano |
Periodo | 19/9/13 → 21/9/13 |
Keywords
- DECISIONE