Abstract
[Ita:]Chi di noi non ha mai giocato? Chi non ha mai apprezzato la bellezza di un semplice disegno o di una costruzione? Chi non ha mai riso insieme al compagno di divertimenti?
Forse per alcuni la risposta a queste domande sembra scontata, eppure non lo è affatto!
Per la maggior parte delle persone il gioco è stato, ed è ancora, uno dei momenti più piacevoli di incontro e dialogo con gli altri, con gli amici, i figli, i genitori ed anche nell’età adulta il gioco rimane una delle occasioni di piacere e di benessere fondamentali per la persona.
Per il bambino con disabilità l’incontro con il gioco è spesso l’incontro con il limite: i giochi sono “difficili”, non accessibili, non è in grado si svolgerli con i compagni, gli amici e i famigliari. Questo limite può diventare, però, il punto di partenza (e non di arrivo) per strutturare una nuova dimensione di qualità della vita e di benessere durante il tempo libero e per tutta la vita del bambino con disabilità.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Play and free time in children with disabilities |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 57-72 |
Numero di pagine | 16 |
Rivista | SPAZI E MODELLI |
Volume | 03/2011 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2012 |
Pubblicato esternamente | Sì |
Keywords
- Disability
- Disabilità
- Gioco
- Pedagogia speciale
- Special education
- Tempo Libero