TY - GEN
T1 - Gelsi, bozzoli, filande. Il caso del tenimento di Canegrate (1837-1918)
AU - Schiavi, Alessandro
PY - 2014
Y1 - 2014
N2 - [Ita:]Il contributo utilizza i documenti denominati “Fondi e Case-Canegrate” dell’Archivio Visconti di Modrone conservati presso l’Università Cattolica di Milano. Essi coprono il periodo compreso tra il 1837 e il 1918 e riguardano in particolare la coltivazione del gelso, l’allevamento del baco da seta e il commercio del bozzolo, nonché le fasi di attività della filanda di Canegrate fino alla sua chiusura nel 1918. Tale attività conferiva al paesaggio agrario di Canegrate una impronta particolare, derivante dalle piante di gelso e dalla loro disposizione a filare e dalle relative fasi di potatura, taglio e trasporto dei rami per l’allevamento del baco. L’allevamento del baco inoltre, per alcuni mesi, faceva mutare le tradizionali abitudini di vita familiare, a causa della necessità di incrementare via via gli spazi per i graticci, posti nelle poche stanze delle modeste abitazioni coloniche. La costruzione della filanda, che ha richiesto ingenti somme e dato lavoro a molteplici professionalità, ha permesso anche la valorizzazione del grandioso palazzo nobiliare per le attività connesse alla fase conclusiva della filiera della seta. Infine la filanda, nel sessantennio di attività, ha costituito un notevole polo di smistamento di merci e di attrazione di manovalanza.
AB - [Ita:]Il contributo utilizza i documenti denominati “Fondi e Case-Canegrate” dell’Archivio Visconti di Modrone conservati presso l’Università Cattolica di Milano. Essi coprono il periodo compreso tra il 1837 e il 1918 e riguardano in particolare la coltivazione del gelso, l’allevamento del baco da seta e il commercio del bozzolo, nonché le fasi di attività della filanda di Canegrate fino alla sua chiusura nel 1918. Tale attività conferiva al paesaggio agrario di Canegrate una impronta particolare, derivante dalle piante di gelso e dalla loro disposizione a filare e dalle relative fasi di potatura, taglio e trasporto dei rami per l’allevamento del baco. L’allevamento del baco inoltre, per alcuni mesi, faceva mutare le tradizionali abitudini di vita familiare, a causa della necessità di incrementare via via gli spazi per i graticci, posti nelle poche stanze delle modeste abitazioni coloniche. La costruzione della filanda, che ha richiesto ingenti somme e dato lavoro a molteplici professionalità, ha permesso anche la valorizzazione del grandioso palazzo nobiliare per le attività connesse alla fase conclusiva della filiera della seta. Infine la filanda, nel sessantennio di attività, ha costituito un notevole polo di smistamento di merci e di attrazione di manovalanza.
KW - Sviluppo locale
KW - Visconti di Modrone
KW - Sviluppo locale
KW - Visconti di Modrone
UR - http://hdl.handle.net/10807/56161
M3 - Contributo a convegno
SN - 978-88-343-2643-5
T3 - Collana "Ricerche. Storia"
SP - 193
EP - 236
BT - I Visconti di Modrone. Nobiltà e modernità a Milano (secoli XIX-XX)
T2 - I Visconti di Modrone. Economia e società a Milano tra età moderna ed età contemporanea
Y2 - 8 February 2011 through 8 February 2011
ER -