Gabriel Marcel e la "jeunesse"

[Ita:]Gabriel Marcel osserva la jeunesse, propria e degli altri. Lo fa in testi autobiografici, in saggi d’occasione, nelle opere maggiori nel teatro. La tonalità educativa cova sempre sotto le ceneri, e si pone non solo come applicazione rilevante, ma ancor più tra le sorgenti stesse di un mondo in frantumi nel rapporto con gli altri. Educare rivela un senso alternativo dell’essere, non dato una volta per tutte con il puro fatto di esserci, di essere nati. Per l’educare, l’essere è «in prospettiva», «in crescita»: è un altro che sbugiarda l’«idolatria dell’ego», di un «Io non Tu: me prima di te». Oltre l’essere, oltre l’Io, oltre lo stesso. Pedagogia. Dimensione dell’essere pronta a scattare fuori dall’essere. Filosofia. Metodo contro ogni sistema, ogni astrazione. Sempre incarnati, in situazione. Buber, Lévinas, Ebner, altri ancora, sarebbero d’accordo. Koiné dialogica. Koiné educativa.