Abstract
[Ita:]Nei suoi «Misteri dei Ministeri», Augusto Frassineti rappresenta
con piglio sarcastico le ipocrisie del mondo burocratico di cui lui stesso ha fatto esperienza. In preda alla forza misteriosa dell’«irrazionale amministrativo», impiegati nevrotici si muovono nel dedalo degli uffici accumulando oggetti, scartoffie e promozioni mancate. Si tratta dello stesso grigiore ottuso che era già emerso nell’antiromanzo di Piero Jahier, «Resultanze in merito
alla vita e al carattere di Gino Bianchi», che l’autore dei «Misteri» dice però di aver «letto» solo «dopo». Al di là delle parole frassinetiane, chiarimento sulla genesi della summa o forse solo esasperata rivendicazione di autonomia creativa, il confronto tra le due opere risulta utile se non altro per metterne in luce le affinità tematiche e in parte strutturali. In entrambi i casi non solo si assiste a un continuo gioco analisi-sintesi, particolare-universale, tipico dell’enciclopedia moderna, per cui la parte (l’habitat burocratico) sta per il
tutto (il groviglio della realtà in cui ogni essere umano annaspa), ma anche formalmente il tentativo di organizzare il caos si traduce in una polifonia stilistica o in una serie rapida di catalogazioni ed elenchi, che diventano vere e proprie anafore nella prosa poetica di Jahier, punte da un’ironia più o meno beffarda.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Frassineti (does not) read Jahier. An anti-ministerial confrontation |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 33-51 |
Numero di pagine | 19 |
Rivista | STUDI NOVECENTESCHI |
Volume | XLIX |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2022 |
Pubblicato esternamente | Sì |
Keywords
- Augusto Frassineti
- Bureaucracy
- Letteratura italiana del Novecento
- Letteratura italiana moderna e contemporanea
- Literary modernity
- Modern and contemporary Italian Literature
- Modernità letteraria
- Piero Jahier
- Satira