Abstract

[Ita:]"Esegesi dello squallore", sottotitolo dell'edizione italiana del romanzo "The Hard Life" rende conto del contenuto del testo: la normalità più vile scorre per gran parte della narrazione con pari piattezza stilistica (descrizioni ridotte all'osso, dialoghi come ce ne si aspetta tra due vecchi mates seduti davanti a una stufetta economica a scolarsi whisky - appena conditi dal cliché del testardo sarcasmo irlandese - assoluta mancanza di drammatizzazione estetizzante, fatti minimi che scorrono via nell'assoluta indifferenza. Ma l'indifferenza morale ed esistenziale non prova neppure a dare un senso a tutto quello che accade. Se la noia e l'abiezione vitale veicolate del'umidore irlandese e dal diffuso gesuitismo educativo sono gli stessi di Joyce, di questo manca totalmente l'illusione che da essi possa generarsi un'introspezione e un'accesa sensibilità all'Ideale. Qui si preferisce finire per immergersi nell'umorismo grottesco della dozzinale quotidianità.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Flann O'Brien, Ardua Vita - Exegesis of Squalor
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)124-125
Numero di pagine2
RivistaIL TOLOMEO
Stato di pubblicazionePubblicato - 2003

Keywords

  • squallore quotidianità ironia

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