Abstract
[Ita:]Come conoscere la povertà con le famiglie povere? Come cercare soluzioni che non siano soltanto «emergenziali»? Il volume parla di genitori e bambini poveri che esprimono potenziale positivo e generativo mentre ricevono aiuto. La lotta alla povertà è possibile non solo chiedendosi cosa serve e a chi, ma cosa aiuta e come. Non è un problema di quantità di risorse ma di combinazione di capacità, professionali e non professionali, per meglio finalizzare gli aiuti a disposizione. Il prestazionismo mortifica i talenti, non li valorizza e può umiliare le persone che quotidianamente lottano contro la povertà. La dignità di ogni persona, anche se povera, è valore umano fondamentale da riconoscere e valorizzare. Aver bisogno non significa essere più deboli e meno capaci. Significa essere chiamati ad affrontare situazioni molto difficili, al limite della sopravvivenza, e poterne uscire. È un messaggio del titolo «Io non mi arrendo». È il grido di libertà e di speranza che viene dai poveri.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Poor families |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Io non mi arrendo. Bambini e famiglie in lotta contro la povertà |
Editor | Devis Geron, Martin Eynard, Roberto Maurizio e Gerolamo Spreafico Cristina Braida |
Pagine | 34-53 |
Numero di pagine | 20 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2015 |
Pubblicato esternamente | Sì |
Keywords
- welfare, minori, famiglie, povertà, servizi sociali, educazione