Abstract
[Ita:]Nel costruire e nell'utilizzare test psicometrici, si è soliti fare riferimento a tabelle normative differenziate per genere. Ciò avviene qualora, nel campione di standardizzazione, siano emerse delle differenze significative tra maschi e femmine ad una o più delle dimensioni misurate. Ma questa procedura è corretta?
Il settore dell orientamento è uno di quelli che ha maggiormente l esigenza di rispondere a questa domanda perché va ad indagare caratteristiche psicologiche che più di altre vengono influenzate dal genere di appartenenza (soprattutto abilità cognitive e interessi vocazionali).
Il presente articolo si pone l obiettivo di comprendere se esiste e quanto è consistente l effetto delle differenze di genere sulle pratiche orientative che fanno uso di strumenti standardizzati, con un attenzione particolare ai questionari sugli interessi professionali. Per raggiungere questo obiettivo, verrà innanzitutto fatto il punto della situazione in merito ad alcune questioni relative alle differenze di genere nel testing psicologico. Successivamente verrà presentata una disamina delle ricerche che si sono occupate delle differenze di genere che emergono dall utilizzo di questionari sugli interessi professionali. Infine, a partire dai dati raccolti attraverso un intervento di orientamento scolastico, si stimerà l effetto dell uso di tabelle normative generali versus quelle genere-specifiche su interventi che utilizzano questionari sugli interessi professionali.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Effect of using general normative versus gender-specific tables: the case of vocational interests inventories. |
---|---|
Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 39-54 |
Numero di pagine | 16 |
Rivista | GIPO - GIORNALE ITALIANO DI PSICOLOGIA DELL'ORIENTAMENTO |
Volume | 12 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2011 |
Keywords
- Differenze di genere
- Gender differencies
- Orientamento scolastico-professionale
- Psicometria
- Psychometrics
- Vocational guidance