Abstract
[Ita:]Il contributo teorizza come per un’“intercultura di seconda generazione” sia necessario inserire le competenze mediaeducative relative all’Information Literacy nel quadro delle competenze interculturali. Tali competenze non possono essere demandate solamente a figure dedicate alla comunicazione, ma diventano trasversali per le professionalità di lavoro con i migranti. Alcune caratteristiche della comunicazione “onlife” sono da un lato elementi che facilitano discorsi d’odio e ostilità xenofoba; d’altro canto, se opportunamente orientate in senso mediaeducativo e interculturale, possono invece contribuire alla sfida del “vivere insieme”.
A seguito del profondo cambiamento in atto nell’ecosistema di produzione e distribuzione di informazioni, nel quadro del lavoro con i migranti e delle relazioni interculturali, sono competenti operatori capaci di leggere le nuove logiche della vita onlife, narrare storie individuali inserendole in una cornice narrativa collettiva, mediare tra i dispositivi tecnologici e i loro utilizzatori in un regime di postverità, educare al pensiero critico e alla responsabilità. In quest’ottica ibridare la pedagogia interculturale con la media education rappresenta un’opportunità per gli interventi sociali con i migranti.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Information education: media educational skills for second generation intercultural education |
---|---|
Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 93-109 |
Numero di pagine | 17 |
Rivista | CIVITAS EDUCATIONIS |
Volume | IX |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2020 |
Keywords
- competenze interculturali
- hate speech
- information literacy
- media education
- postverità