Abstract
[Ita:]L'articolo prende le mosse dall'analisi di due prodotti recenti, Super Paper Mario e Paper Wars: Cannon Fodder, per ricostruire una possibile storia della presa di coscienza del videogame come medium, in un confronto con la storia, assai più lunga, dei medium artistici tradizionali. I due giochi hanno in comune l'utilizzo ironico, metalinguistico di immagini bidimensionali all'interno di un impianto spaziale tridimensionale, una sorta di inserto di elementi formali del passato in una tecnologia e in un gaming attuali. Il videogame si confronta dunque con la propria storia, mettendola in scena come molta pittura postmoderna ha fatto con la propria. Un grado di consapevolezza che, del resto, ha sempre guidato questo medium complesso, essendo la sua vicenda modellata, con un'accelerazione dei tempi tipica dello sviluppo tecnologico, proprio su quella della pittura, con la quale instaura un dialogo talvolta serio, talvolta ironico, ma sempre guidato da un medesimo clima culturale.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Two and a half sizes. Metalinguistic elements in paper games |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 231-240 |
Numero di pagine | 10 |
Rivista | Comunicazioni Sociali |
Volume | XXXV |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2013 |
Keywords
- paper
- videogame