DISTURBI MUSCOLOSCHELETRICI E OCULOVISIVI NEI LAVORATORI D’UFFICIO IN SMART WORKING

Carlotta Amantea, M. Travaglini, Maria Francesca Rossi, Ivan Borrelli, M. R. Gualano, Umberto Moscato, Paolo Emilio Santoro

Risultato della ricerca: Contributo in rivistaContributo a convegno

Abstract

[Ita:]Introduzione. Durante la pandemia da COVID-19 è aumentato a livello globale l’utilizzo di dispositivi digitali connessi da remoto nello svolgimento delle più svariate attività lavorative, rappresentando da una parte una sfida innovativa per i lavoratori di tutte le età e dall’altra un rischio aggiuntivo per le potenziali ripercussioni sul loro benessere psicofisico. Il lavoro a distanza è stato preferito da alcuni lavoratori per la maggiore flessibilità nell’organizzazione della giornata lavorativa; tuttavia, esso ha anche comportato difficoltà logistiche legate all’ambiente di lavoro e maggiori rischi inerenti l’ergonomia delle postazioni di lavoro al videoterminale. Obiettivi. L’obiettivo dello studio è stato indagare la prevalenza dei disturbi muscolo-scheletrici e visivi legati all’uso del computer e alle postazioni di lavoro da remoto, con particolare riferimento all’attività in smart working durante la pandemia da COVID-19, al fine di valutare ed eventualmente suggerire strategie di miglioramento del comfort lavorativo e del benessere psicofisico del lavoratore. Materiali e Metodi. Su iniziativa del Medico Competente, è stata somministrata una checklist (Computer Workstation Ergonomics: Self-Assessment Checklist National Institutes of Health), tramite piattaforma Google Forms, al personale d’ufficio di un’azienda internazionale italiana. Il questionario comprendeva 35 domande ed era diviso in due sezioni: la prima sezione indagava le caratteristiche sociodemografiche; la seconda sezione, invece, intendeva valutare l’ergonomia della postazione di lavoro (es. utilizzo sedia da ufficio, tastiera, monitor) in relazione allo stato di salute del lavoratore (es. comparsa di sintomatologia dolorosa). Le ultime domande, inoltre, indagavano la frequenza e la modalità di effettuazione delle pause lavorative. Risultati e Conclusioni. I risultati dello studio hanno evidenziato che le pause posturali avevano un effetto protettivo sulla sintomatologia dolorosa a livello della colonna cervicale (OR 0,32, CI 0,16-0,62), a livello della colonna lombare e agli arti inferiori (OR 0,35, CI 0,18-0,69) e sulla sintomatologia oculare (OR 0,50, CI 0,27-0,94). Pertanto, è importante che, anche i lavoratori che svolgono attività da remoto che comportano l’utilizzo prolungato del videoterminale e che cambiano la propria postazione lavorativa in virtù della possibilità di lavorare in smart working, siano formati e informati correttamente, con il supporto e la collaborazione del Medico competente, sulle potenziali problematiche psicofisiche e di ergonomia per la propria salute legate all’attività lavorativa. Bibliografia 1) Borrelli I, et al. A new tool to evaluate burnout: the Italian version of the BAT for Italian healthcare workers. BMC Public Health. 2022 Mar 9;22(1):474. 2) Gualano MR, et al. TElewoRk-RelAted Stress (TERRA), Psychological and Physical Strain of Working From Home During the COVID-19 Pandemic: A Systematic Review. Workplace Health Saf. 2022 Nov 16:21650799221119155.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] MUSCULOSKELETAL AND OCULOVISUAL DISORDERS IN SMART WORKING OFFICE WORKERS
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)104-104
Numero di pagine1
RivistaGiornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia
VolumeXLV
Stato di pubblicazionePubblicato - 2023
Evento85° Congresso Nazionale SIML - Società Italiana di Medicina del Lavoro - Torino, Italy
Durata: 20 set 202322 set 2023

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