Abstract
[Ita:]Nel primo frammento dei Digesta di Giustiniano, tratto dal I libro delle Institutiones di Ulpiano, il giurista si rivolge agli studenti di diritto affermando che chi si dedicherà al ius deve sapere che esso deriva ed è fondato sulla iustitia e che esso è sì un'ars, ma un'ars che affronta ciò che costituisce il fine ultimo di ogni ricerca, cioè il bene e l'equità. Di quest'ars i giuristi sono talvolta detti sacerdotes e giustamente: infatti essi coltivano la giustizia e portano notizia del buono e dell'equo ansiosi di formare persone buone non per paura delle punizioni, ma per l'incoraggiamento derivato dai premi. Il frammento si conclude con una frase che è stata considerata da più parti sibillina: infatti Ulpiano precisa di sperare che i giuristi - e gli studenti di diritto - tendano sempre alla 'vera philosophia', non a quella 'simulata'. Il contributo tende a svelare il significato di quest'ultima notazione ulpianea.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Law and 'vera philosophia' in Ulpian's Institutions: minimal observations on the first fragment of Justinian's Digestas |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Armata Sapientia. Scritti in onore di Francesco Paolo Casavola per i suoi novant'anni, a cura di L. Franchini, Editoriale Scientifica, Napoli, MMXX |
Pagine | 583-598 |
Numero di pagine | 16 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2020 |
Keywords
- Diritto
- Istituzioni
- Philosophia
- Ulpiano