Abstract
[Ita:]Nella società attuale l’individuo si realizza anche per mezzo dei byte ed esplica molte sue azioni nell’agorà globale della rete. Il web offre molteplici opportunità, ma allo stesso tempo rivela nuove problematiche e inediti pericoli per l’individuo. Nella rete dinamica e interattiva, caratterizzata dalla condivisione, dall’ubiquità e dall’immediatezza, l’identità personale nella sua forma digitale, espressione dello stesso io, conosce una nuova vulnerabilità e può trovarsi vittima di decontestualizzazioni, frammentazioni, violazioni e conseguenti danni. L’identità digitale e i diritti che la connotano, pertanto, necessitano di una protezione adeguata alla realtà digitale. Nell’affresco di diritti afferenti alla rete, sono degni di particolare attenzione il diritto all’informazione e alla conoscenza, il diritto alla privacy e il diritto d’autore, che sono stati fortemente investiti dall’evoluzione del web e che spesso si scontrano in rete. I conflitti chiamano in questione il diritto con la correlata necessità di stabilire le regole del gioco. Nella regolamentazione nascono, però, nuove problematiche, dal momento che è difficile stabilire una gerarchia fra diritti dotati di fondamento costituzionale. Si assiste, di conseguenza, al ricorso a soluzioni, che attribuiscono ad un’autorità o persino a un soggetto privato (Google) l’onere di gestire amministrativamente le questioni di conflitto. Resta il possibile ricorso all’autorità giudiziaria, ma questi soggetti assumono in concreto un ruolo centrale e sono essi stessi forieri di ulteriori e talvolta peggiori contrazioni dei diritti. È allora il caso di porsi una domanda: sono davvero in guerra questi diritti? In realtà il luogo di sintesi c’è ed è la persona e la sua identità digitale. Sotto tale chiave di lettura emergono i punti di convergenza e i nemici comuni e può essere intrapresa una nuova riflessione e una conseguente diversa regolamentazione, aderente alla realtà fatta di byte. Anche se è arduo tentare una soluzione a problematiche immanenti alla stessa vita digitale, la risposta può essere cercata in un ripensamento del presunto conflitto tra i diritti sotto il tetto dello stesso “io digitale” da proteggere. Senza bisogno di trovare né vincitori né vinti.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Right to information, copyright, right to privacy: neither winners nor losers |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 147-188 |
Numero di pagine | 42 |
Rivista | CIBERSPAZIO E DIRITTO |
Volume | 15 n. 51, fasc. 2-3/2014 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2014 |
Pubblicato esternamente | Sì |
Keywords
- apertura
- autorità amministrative
- bilanciamento
- diritti digitali
- diritto all'informazione
- diritto d'autore
- identità digitale
- protezione dei dati personali
- trasparenza