Abstract
[Ita:]Nelle situazioni di guerra il teatro gioca un ambiguo ruolo. E’ ampiamente utilizzato per mascherare, nascondere e mimetizzare l’offesa ed è ampiamente proposto come difesa dell’umanità dalla violenza, sia come strumento di denuncia degli orrori della guerra, sia come strumento di resistenza nelle persecuzioni civili, sia in fine come strumento di ricostruzione comunitaria e di riconciliazione e di pace. Negli ultimi anni ha preso sempre più piede quest’ultimo aspetto grazie alle metodologie del teatro sociale.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Say horror, avoid mistake. Theater between denunciation, participation, action |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Dire la guerra, fare la guerra |
Editor | Angelo Turco, Jeanne Clegg |
Pagine | 61-76 |
Numero di pagine | 16 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2007 |
Keywords
- Community theater
- Communiy mediation
- Conflict
- Conflitti
- Imitative impulse
- Mediazione in situazioni di conflitto
- Mimetismo
- Processi partecipativi
- Resilience
- Resilienza
- Social theatre
- Teatri di comunità
- Teatro sociale
- Traumi psico-sociali
- Violence
- Violenza
- War zone