Dire il male. L’«Inferno» di Dante a 750 anni dalla nascita del poeta (1265-2015)

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Abstract

[Ita:]Il Lucifero dantesco è costruito sulla base di due figure retoriche, l’antitesi e la parodia. Lucifero è antitetico in sé, a significare l’irrimediabile scissura interiore provocata dal peccato; ed è parodico rispetto a Dio, che si sforza di imitare senza riuscirvi. È parodico, non antitetico, come di solito si dice, rischiando in tal modo di attribuire a Dante una visione manichea, che pone sullo stesso piano, sia pure con segno valoriale opposto, Dio e Lucifero. Dante, facendo ricorso alla parodia, vuole invece segnalare, in una feconda simbiosi tra forme e contenuti, la secondarietà del male del male rispetto al bene, la sua impossibilità a esistere senza il bene: esattamente come la parodia non può darsi senza un parodiato che la precede e la fonda.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Say bad. Dante's "Inferno" 750 years after the poet's birth (1265-2015)
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)75-85
Numero di pagine11
RivistaMUNERA
Stato di pubblicazionePubblicato - 2015

Keywords

  • Alighieri Dante
  • Commedia
  • Divine Comedy

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