Abstract
[Ita:]L’affermazione della dignità umana implica il superamento dell’idea secondo cui si potrebbe agire negativamente verso un altro individuo in corrispondenza a un giudizio negativo sulle sue condizioni esistenziali, sulle sue qualità o sulla utilità del rapporto con lui. Ne deriva l’idea antitetica di rapporti intersoggettivi fondati sul riconoscimento di ogni altro come soggetto portatore di esigenze relazionali proprie della communitas humana. In questo senso, dandosi una connessione inscindibile tra ogni profilo dell’umano e la corporeità, solo il rispetto della vita in tutto l’arco in cui essa è in atto salvaguarda il principio di uguaglianza, quale presupposto della democrazia. La stessa decisione contro la propria vita, in quanto produce il venir meno dell’individuo come soggetto morale, non può ritenersi un’affermazione coerente della dignità umana. Sotto il profilo giuridico, configurare relazioni mediche finalizzate alla morte (ferma la non doverosità di trattamenti sproporzionati) compromette il ruolo garantistico svolto dalla tutela della vita, esponendo i soggetti più deboli a pregiudizi sostanziali della loro dignità.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Human dignity and bioethics. The risks related to the alleged "right to die" |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 389-411 |
Numero di pagine | 23 |
Rivista | MEDICINA E MORALE |
Volume | LIX |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2009 |
Keywords
- "diritto di morire": rischi
- Concept of Justice
- Human Dignity
- Right to die: risks
- concetto di giustizia
- dignità umana