Abstract
[Ita:]Nel 2021 il Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media, all’Innovazione e alla Tecnologia (Cremit) dell’Università Cattolica e Save the Children hanno proposto di utilizzare il nuovo costrutto di “povertà educativa digitale”, che amplia il concetto di “divario digitale”. La povertà educativa digitale non è intesa unicamente come privazione dei dispositivi e di accesso alla Rete, e neppure come negata partecipazione alla didattica a distanza; fa riferimento alla mancata acquisizione di competenze digitali, intese come nuovi alfabeti necessari nella società postmediale per analizzare la produzione e la fruizione dei diversi contenuti digitali. Il contributo presenta il costrutto, il dibattito attorno alla sua misurabilità e le modalità con cui è stato costruito uno strumento per rilevarlo. Vengono presentati i primi risultati di una rilevazione realizzata nell’ambito di “Connessioni digitali”, progetto biennale realizzato da Save the Children con Cremit; i dati riguardano 1976 studenti di 112 classi in 39 scuole secondarie di I grado di tutta Italia. La discussione dello strumento e dei risultati è finalizzata alla più ampia riflessione nella direzione dell’individuazione di un ipotetico Digital Educational Poverty Index (DEPI) sul modello dell’Educational Poverty Index (EPI).
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Digital educational poverty: construct, tools to detect it, results Digital educational poverty: construct, tools to detect it, results. |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 236-251 |
Numero di pagine | 16 |
Rivista | Q-TIMES WEBMAGAZINE |
Volume | XIV |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2022 |
Keywords
- citizenship
- cittadinanza
- competenza digitale
- digital competence
- digital divide
- digital educational poverty
- educational poverty
- povertà educativa
- povertà educativa digitale