"Dietro veniva don Abbondio, a cui nessuno badò". Letteratura italiana e letterature straniere nella manualistica scolastica e nella pratica didattica

Giuseppe Langella

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Abstract

[Ita:]Il saggio svolge una tesi polemica: l'esterofilia di cui pecca in genere, da diversi decenni, la nostra storiografia letteraria è una forma di provincialismo non meno aberrante del vecchio modello risorgimentale-autarchico. L'abitudine, invalsa nella manualistica scolastica, di trattare sistematicamente gli autori stranieri prima di quelli italiani genera un equivoco pericoloso: l'idea, totalmente sbagliata, di una letteratura italiana arretrata e periferica, priva di valore intrinseco e di originalità, un fenomeno minore di epigonismo. Al contrario, come dimostrano, fra gli altri, i casi davvero paradigmatici di un Marino, di un Metastasio, di un Goldoni, di un Manzoni, di un Verga, di uno Svevo, dei Futuristi o di un Pirandello, la nostra letteratura, anche in epoca moderna, ha saputo competere alla pari con le altre e non di rado spingersi anche più avanti. Si suggerisce, pertanto, in sede storiografica come nella pratica didattica, l'adozione di alcune opportune strategie di impaginazione degli argomenti.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] "Behind came Don Abbondio, whom no one cared about." Italian literature and foreign literatures in school manuals and didactic practice
Lingua originaleItalian
Titolo della pubblicazione ospiteVisitare la letteratura. Studi per Nicola Merola
Pagine199-208
Numero di pagine10
Stato di pubblicazionePubblicato - 2014

Keywords

  • Canone occidentale
  • Letteratura italiana moderna
  • Letterature straniere
  • Manualistica scolastica

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