Abstract
[Ita:]Nel progredire dei livelli di accertamento diagnostico stiamo assistendo al profilarsi di un contrasto tra la crescente considerazione del feto/embrione come paziente, verso cui far convergere la cura e l’interesse della medicina e della società, e il diffondersi di forme di selezione eugenetica che fanno, da una parte, dell’embrione un oggetto alla mercé dei desideri altrui e, dall’altra, del rapporto con il partner nella generazione del figlio un rapporto funzionale all’ideale di salute perfetta. E’ importante considerare il ruolo del padre, a partire dall’elaborazione giurisprudenziale sul danno alla procreazione nel caso particolare della nascita di bambini affetti da malformazioni non diagnosticate nella fase prenatale o di soggetti nati con malattie genetiche e quindi minorati a causa di mancata informazione da parte del medico nei confronti dei genitori. Il saggio, affronta il problema della consulenza genetica applicata alla diagnosi prenatale delineando alcune linee di riflessione finalizzate a coordinare il bene attinto dall’atto diagnostico con quello della giustizia posto che solo dalla tutela di quest’ultima deriva il mantenimento appropriato della libertà e dell’uguaglianza fra i soggetti, ossia il mantenimento del loro stesso carattere di soggetti.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Prenatal diagnosis and procreation damage |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Gen-ius. La consulenza tra genetica e diritto |
Pagine | 119-129 |
Numero di pagine | 11 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2011 |
Keywords
- Danno da procreazione
- prenatal diagnosis