Abstract

[Ita:]Tra Otto- e Novecento il tema della Wortsatz nella riflessione linguistica si colloca all’interno del dibattito sulla concezione e definizione di frase: la crisi del modello logicizzante di stampo portorealista pone infatti in discussione anche il “dogma” della concezione della frase intesa come giudizio necessariamente bimembre. All’interno di questo dibattito le posizioni riguardo al tema della Wortsatz sono fondamentalmente riconducibili a due diversi paradigmi. La prima posizione, maggiormente legata a criteri formali e grammaticali, ritiene che per essere tali, le frasi debbano essere bimembri, cioè formate da un soggetto e da un predicato. Essa si trova quindi a dover rendere in qualche modo conto delle Wortsätze. L’altra tradizione di pensiero, di stampo più pragmatico, si basa su una concezione “olistica” della frase come unità essenzialmente comunicativa. Su questa base si ritiene che le Wortsätze siano, a prescindere, frasi a tutti gli effetti perché mediante esse si riesce comunque a comunicare qualcosa di compiuto; pertanto anche a strutture unimembri (come le interiezioni, i vocativi, gli imperativi, le frasi nominali, aggettivali o avverbiali) viene riconosciuta la dignità di frase. Nel nostro intervento vorremmo proporre una teoria della Wortsatz che medi fra queste due tradizioni di pensiero articolando la risposta a questo problema a partire dal tipo di atto linguistico che viene compiuto mediante l’enunciato. [Ger:]Um die Wende vom 19. zum 20. Jahrhundert wird das Thema Wortsatz innerhalb der sprachwissenschaftlichen Überlegung über die Satzbegriffsbestimmung entwickelt: Durch die Krise des an der Logik orientierten Modells wird nämlich auch das Dogma des Begriffs „Satz“ als notwendigerweise zweigliedriges Urteil in Frage gestellt. Innerhalb dieser Debatte sind die Positionen, die den Horizont des Wortsatzproblems bestimmen, im Wesentlichen auf zwei verschiedene Denkschulen zurückführbar. Die erste Denktradition ist eher formal-grammatisch orientiert und ihr zufolge kann ein Satz nur zweigliedrig sein: Er besteht also immer aus einem Subjekt und einem Prädikat. Offensichtlich stößt der Begriff Wortsatz in diesem theoretischen Rahmen auf Schwierigkeiten und infolgedessen wird entweder solchen Äußerungen der Satz-Status verweigert oder diese Strukturen werden als elliptische Sätze erklärt. Die andere Denktradition ist eher pragmatisch orientiert. Sie basiert auf einem Verständnis des Satzes als eine im Wesentlichen kommunikative Einheit und auf der Trennung zwischen grammatischer und psychologischer Ebene. Infolgedessen hält sie die Wortsätze für in jeder Hinsicht authentische Sätze, weil man durch sie einen vollständigen Sinn mitteilen kann. In unserem Beitrag möchten wir eine Theorie des Wortsatzes vorschlagen, die zwischen den o.a. Denktraditionen “vermittelt“. Unsere Antwort auf dieses Problem geht von dem Sprechakttyp aus, der durch den Satz vollzogen wird.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] The case “word sentence” or: Are there non-elliptical sentences?
Lingua originaleGerman
Titolo della pubblicazione ospiteFragmentarische Äußerungen
EditorJF Marillier, E Vargas
Pagine157-171
Numero di pagine15
Stato di pubblicazionePubblicato - 2016

Serie di pubblicazioni

NomeEUROGERMANISTIK

Keywords

  • Satz-Status
  • Sprechakte
  • Wortsatz
  • atti linguistici
  • enunciati unimembri

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