Abstract
[Ita:]Negli anni settanta Sebastiano Vassalli è immerso, prima di approdare al genere del romanzo storico, in una fervida ricerca condotta sul terreno delle avanguardie e della sperimentazione artistica. Il Manuale di esobiologia, scrive lo stesso Vassalli in una lettera all’einaudiano Guido Davico Bonino, è un’«operazione alchemica, alla ricerca di una letteratura d’avanguardia che possa essere popolare», una tappa fondamentale del percorso dell’autore che in quegli anni è in cerca della sua idea di romanzo. L’opera, pubblicata postuma grazie a una copia dattiloscritta conservata presso il Centro Novarese di Studi Letterari, è un trattato fantascientifico e pseudofilosofico corredato di un catalogo delle specie aliene che popolano le opere italiane di fantascienza dell’epoca, organizzate – a differenza di qualsiasi altro Bestiario – secondo una tassonomia scevra di qualunque allegoria e che segue un modello aderente a quello empirico e delle scienze naturali. Con una punta di ironia che percorre il Manuale, Vassalli lascia intravedere lo spirito dello scrittore collezionista alla ricerca di documenti e storie che da lì a vent’anni avrebbe raccontato la strega di Zardino nella Chimera.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] De the infinite, universe and worlds. Handbook of exobiology |
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Lingua originale | Italian |
Editore | Hacca |
Numero di pagine | 332 |
ISBN (stampa) | 9788898983353 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2018 |
Pubblicato esternamente | Sì |
Keywords
- Avant-garde
- Gruppo 63
- Italian studies
- Modernist literature
- New Vanguard