Abstract
[Ita:]Il XVIII secolo segna l’ingresso della danza teatrale nel Parnaso delle arti imitatrici. Questo riconoscimento è reso possibile grazie a un meccanismo di rispecchiamento e, insieme, di differenziazione del profilo di Tersicore rispetto a quello delle altre Muse. Accanto a un simile movimento di approssimazione da parte della danza rispetto alle discipline più consolidate si assiste, però, anche a una dinamica inversa. Nel processo di riforma che attraversa tutti i campi del sapere e in particolare il pensiero estetico, l’arte della danza diviene modello privilegiato di ripensamento e confronto. Obiettivo del presente contributo è la messa a fuoco di questo gioco di specchi attraverso un suo luogo di emergenza specifico: il confronto tra ballo pantomimo e poesia drammatica istituito da Jean Georges Noverre e Denis Diderot nelle rispettive opere.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Dance and poetry in the mirror. Choreic Reform and Aesthetic Thought in the Eighteenth Century |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Il gesto tra messinscena e critica. Studi sulla danza e sul teatro di società nel secondo Settecento |
Editor | S Onesti |
Pagine | 55-63 |
Numero di pagine | 9 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2019 |
Keywords
- aesthetics
- dance
- danza
- estetica
- mirror
- poesia
- poetry
- specchio