Abstract
[Ita:]Ogni riscrittura tragica del secolo appena trascorso si staglia su un duplice e inseparabile sfondo: quello delle immagini e dei testi che si sono sedimentati nel corso del tempo fino a formare il tessuto della nostra tradizione e quello che sorregge e alimenta questa superficie stessa, ovvero la forza creatrice insita nell’ininterrotto processo di costruzione semantica dei mondi rappresi nelle forme del pensiero mitico. È da questo doppio e al contempo unico punto di vista che muove la presente lettura di Night Journey, capolavoro del 1947 della fondatrice della danza moderna, Martha Graham. Attraverso un’analisi della coreografia si mostra come quest’opera non possa essere ridotta a una semplice trasposizione coreica della tragedia di Edipo, ma vada interpretata nei termini di una forma e di un’esperienza originali del tragico contenuto nel mito stesso. Più specificatamente, si fa emergere come Night Journey possa rappresentare un esempio paradigmatico di esibizione e attualizzazione di una particolare struttura: un ritmo spiralico di forze opposte.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Dance of the tragic. "Martha Graham's Night Journey" |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 140-159 |
Numero di pagine | 20 |
Rivista | Comunicazioni Sociali |
Volume | XXXI |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2009 |
Keywords
- Dance
- Danza
- Danza moderna
- Edipo
- Mito
- Modern dance
- Myth
- Oedipus
- Rhythm
- Ritmo
- Tragedia
- Tragedy