Abstract
[Ita:]Nel manifestare gli assetti dell’aldilà, Dante ricorre a figure e simboli tratti dal patrimonio profetico e apocalittico, creando a sua volta quadri apocalittici originali, riguardanti costituzione, storia, condizione presente e destino futuro della cristianità.
Il contributo si concentra sui tre punti della Commedia in cui più evidente è l’utilizzo di elementi desunti dall’Apocalisse e dai suoi interpreti. Una rinnovata considerazione delle sezioni apocalittiche di Inferno XIX, di Paradiso XXVII e della cosiddetta “Apocalisse di Dante”, prospettata nei canti dal XXIX al XXXIII del Purgatorio, permette di comprendere l’originalità e la libertà del suo approccio. Dante desume alcuni elementi in special modo, ma non solo, dal patrimonio gioachimita dei francescani Spirituali minoriti, come già più volte riconosciuto in passato; in particolare, dalla Lectura super Apocalypsim (1297) dell’Olivi, parzialmente ripresa e polemicamente radicalizzata da Ubertino nell’Arbor vitae (1305). I passaggi escatologici e i soggetti messianici che Dante evoca configurano però un orizzonte di attese profondamente diverso.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Apocalyptic Dante and the Comments on the Apocalypse (XII-XIII centuries) |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Dante e le grandi questioni escatologiche |
Editor | L. Azzetta |
Pagine | 21-38 |
Numero di pagine | 18 |
Volume | 6 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2022 |
Keywords
- Apocalisse
- Dante