TY - BOOK
T1 - Dante a Verona 2015-2021. Atti del Convegno Internazionale di Verona (8-10 ottobre 2015)
A2 - Ferrarini, Edoardo
A2 - Pellegrini, Paolo
A2 - Pregnolato, Simone
PY - 2018
Y1 - 2018
N2 - [Ita:]Verona è la città che più a lungo ha visto Dante quale ospite, nel primo esilio, allorché sono maturate le opere del 'Convivio' e del 'De vulgari eloquentia', e più tardi, durante la scrittura del 'Paradiso' e della 'Questio de aqua et terra', sotto le ali protettive di Cangrande della Scala. A Verona Dante poté forse approfondire i propri studi filosofici e letterari attraverso la frequentazione della celebre Biblioteca Capitolare. A Verona prenderanno dimora i suoi discendenti, primo fra tutti il giudice Pietro, cultore e commentatore dell’opera del padre. La presenza di Dante fu uno stimolo prezioso per la promozione degli studi locali sulla sua opera e sulla sua biografia, prodromi a una fortuna che nei secoli successivi si allargherà ad ambiti disciplinari e cronologici diversi, alla letteratura moderna e contemporanea, sino ad abbracciare il cinema e il teatro. Il volume ricostruisce puntigliosamente le tappe del primo esilio di Dante, il suo complesso rapporto con la realtà e le istituzioni cittadine veronesi (la tradizione comunale, il clero, il notariato), il suo dialogo con il contesto culturale che lo accolse (gli ambienti legati alla Capitolare). D’altra parte amplia l’orizzonte allo sviluppo degli studi intorno alla sua figura e alla sua opera (Dionisi, Perazzini, Del Lungo, Singleton, Apollonio, De Robertis), ne indaga la fortuna editoriale nei primi secoli della stampa, ne analizza il reimpiego e la riemersione in autori, aree e discipline diverse (Ruskin, Modena, Pasolini).
AB - [Ita:]Verona è la città che più a lungo ha visto Dante quale ospite, nel primo esilio, allorché sono maturate le opere del 'Convivio' e del 'De vulgari eloquentia', e più tardi, durante la scrittura del 'Paradiso' e della 'Questio de aqua et terra', sotto le ali protettive di Cangrande della Scala. A Verona Dante poté forse approfondire i propri studi filosofici e letterari attraverso la frequentazione della celebre Biblioteca Capitolare. A Verona prenderanno dimora i suoi discendenti, primo fra tutti il giudice Pietro, cultore e commentatore dell’opera del padre. La presenza di Dante fu uno stimolo prezioso per la promozione degli studi locali sulla sua opera e sulla sua biografia, prodromi a una fortuna che nei secoli successivi si allargherà ad ambiti disciplinari e cronologici diversi, alla letteratura moderna e contemporanea, sino ad abbracciare il cinema e il teatro. Il volume ricostruisce puntigliosamente le tappe del primo esilio di Dante, il suo complesso rapporto con la realtà e le istituzioni cittadine veronesi (la tradizione comunale, il clero, il notariato), il suo dialogo con il contesto culturale che lo accolse (gli ambienti legati alla Capitolare). D’altra parte amplia l’orizzonte allo sviluppo degli studi intorno alla sua figura e alla sua opera (Dionisi, Perazzini, Del Lungo, Singleton, Apollonio, De Robertis), ne indaga la fortuna editoriale nei primi secoli della stampa, ne analizza il reimpiego e la riemersione in autori, aree e discipline diverse (Ruskin, Modena, Pasolini).
KW - Dante
KW - Verona
KW - Dante
KW - Verona
UR - http://hdl.handle.net/10807/177057
M3 - Other report
SN - 9788880639824
VL - 57
T3 - MEMORIA DEL TEMPO
BT - Dante a Verona 2015-2021. Atti del Convegno Internazionale di Verona (8-10 ottobre 2015)
PB - Longo
ER -