Abstract
[Ita:]Gioacchino ha spesso fatto riferimento ad uno schema di partizione dei carismi all’interno della Chiesa: prendendone in considerazione le varie formulazioni, l’autore cerca di mettere in luce lo sviluppo dei progetti di Gioacchino per una nuova organizzazione di vita religiosa, che prevedeva la presenza in un’unica domus, o in un unico ordo, di monaci, chierici e laici. In particolare, viene presa in esame la complessa simbologia della tavola XII del Liber figurarum, e ne vengono messi in luce i rapporti con il Liber introductorius all’Apocalisse. Si sottolineano le analogie con alcuni passi della Apologia ad Guillelmum Abbatem di Bernardo di Clairvaux, e con l’ arenga della lettera Licet multitudini, inviata da Innocenzo III agli Umiliati. L’interesse suscitato per la composizione eterogenea delle comunità umiliate e, soprattutto, la presenza di Raniero da Ponza in una commissione istituita dal papa per dare loro una fisionomia istituzionale, fanno pensare ad una ricezione delle idee dell’abate presso la curia romana.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] From the "ordering of states" to the "novus ordo": the development of Gioacchino da Fiore's projects for a new form of religious life |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 7-45 |
Numero di pagine | 39 |
Rivista | FLORENSIA |
Volume | 15 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2001 |
Keywords
- Gioacchino da Fiore
- Joachim of Fiore
- Umiliati
- medieval theology
- papato
- teologia medievale