Abstract
[Ita:]Il saggio, che fa parte di una più ampia e lunga ricerca intrapresa dall’Istituto di Storia dell’arte dell’Università Cattolica di Milano attorno allo spirituale nell’arte in Italia tra le due guerre, si attesta sullo specifico contributo di Gino Severini nella sua monumentale opera di affreschista. Severini è impegnato per circa un decennio, dal 1923 al 1934, alla decorazione pittorica delle chiese della Svizzera romanda, come protagonista di cinque cicli pittorici che segnano un percorso di connessione tra pittura e architettura, di sviluppo del concetto di rappresentazione, e del significato problematico dell’arte sacra in un contesto di approfondimento suscitato dall’incontro e dall’amicizia con il filosofo Jacques Maritain e con la sua cerchia. Di lì il suo ritorno alla fede religiosa e al concreto impegno di veicolarla attraverso il lavoro di pittore per innestarla nella più antica tradizione iconografica dei primitivi italiani senza rinunciare ai traguardi raggiunti dall’avanguardia cubista e futurista. Il saggio si svolge su un amplissima documentazione di prima mano ritrovata e messa a disposizione degli studiosi che attiene alla poco conosciuta vicenda artistica del percorso dell’artista italiano di prima grandezza.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] From Pythagorean Platonism to Maritainian neo-Thomism. Gino Severini. Mural painting in the churches of French-speaking Switzerland (1924-1934) |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Lo spirituale nell'arte degli anni Venti a Trenta |
Editor | LUCIANO CARAMEL |
Pagine | 51-96 |
Numero di pagine | 46 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2011 |
Keywords
- Gino Severini
- mural painting
- pittura murale